A seguito di una segnalazione pervenuta all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati personali è emerso che la società Amiu S.p.a., gestore del servizio di raccolta dei rifiuti urbani per il Comune di Taranto dal 2012, ha installato alcune videocamere allo scopo di individuare e sanzionare comportamenti illegali (cd fototrappole).
Da quanto risulta documentato nella segnalazione la società avrebbe diffuso, anche attraverso la pubblicazione sui social network (in particolare nel proprio profilo Facebook), alcuni video e alcune immagini, raccolte attraverso i sistemi di videosorveglianza installati sul territorio comunale, dalle quali risulterebbero identificabili diversi soggetti interessati.
A seguito dell’indagine del Garante è emerso, inoltre, che il trattamento non prevedeva:
• una informativa completa a disposizione degli interessati a completamento degli obblighi di cui all’art. 13 del GDPR;
• la presenza della cartellonistica idonea, anche visualizzando le immagini su Facebook;
• l’individuazione del fornitore di servizi come Responsabile del Trattamento con idoneo atto giuridico ai sensi dell’art. 28 del GDPR (che è avvenuto formalmente solo nel gennaio 2022 a seguito della nota del Garante);
• la valutazione di impatto sulla protezione dei dati di cui all’art. 35 del Regolamento, che è sempre richiesta in caso di sorveglianza sistematica su larga scala di una zona accessibile al pubblico e qualora vengano utilizzate tecnologie similari.
Per tali motivazioni, l’Autority, con proprio provvedimento del il 28 aprile 2022, ha elevato una sanzione di 150 mila €uro, verso la quale il comune ha fatto ricorso al tribunale di Taranto che, con propria sentenza del 30 maggio us, ha ridotto la sanzione a 20 mila €uro.